"Il tema dell’alimentazione è particolarmente delicato perché tocca più di altri un ambito che va oltre le nostre decisioni personali: quando si discute di cosa si acquista e cosa si cucina bisogna tenere conto della dimensione culturale e simbolica del cibo; in Italia, in particolare, quello che mettiamo in tavola è sinonimo di tradizione, di famiglia e di socialità, quindi in questo campo più che mai è difficile farsi domande, intavolare discussioni, cambiare abitudini.
Eppure è fondamentale parlare di cibo quando si parla di sostenibilità: sia perché le nostre scelte in fatto di dieta hanno un impatto notevole sul cambiamento climatico (circa un terzo delle emissioni totali di gas serra provengono dal settore alimentare), sia perché i rifiuti alimentari che si producono ogni anno (173 kg a testa solo nell’Unione Europea) rappresentano uno spreco di risorse preziose e limitate.
Come ho raccontato nell’introduzione, credo che la sostenibilità tocchi tanti aspetti della vita e che ognuno di noi possa fare del suo meglio per dare il suo contributo un passo dopo l’altro, con i propri ritmi; è anche vero che ciascuno di noi ha un ambito in cui è più portato a modificare le sue abitudini senza sforzo e altri che gli sono meno congeniali.
Io per esempio ho eliminato dalla mia dieta la carne da tanti anni – ci ritornerò tra poco – ma non sono ancora del tutto vegana, anche se potrebbe sembrare in contraddizione con il mio percorso sostenibile; ricordatevi però che giudicare le scelte altrui non porta a nulla di buono: ciascuno di noi si può impegnare a adottare una dieta meno impattante possibile e a fare dei gesti che riducano i propri sprechi a tavola senza per questo stravolgere le proprie abitudini, l’importante è cominciare a fare la differenza con le proprie scelte consapevoli."
Inizio così il capitolo "Alimentazione e spesa" nel mio libro "(Im)perfetto sostenibile" in cui ho voluto inserire anche 15 ricette gustose anti spreco e in questo articolo vorrei proprio dare le risorse a chi vuole approfondire meglio il legame tra alimentazione e sostenibilità.
Quali sono quindi i gesti che possiamo attuare per rendere sostenibile la nostra alimentazione?
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Ridurre il più possibile o (ancora meglio) eliminare la carne, il pesce e i derivati animali dalla dieta;
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Acquistare alimenti locali e di stagione;
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Conservare al meglio i cibi ad esempio posizionandoli correttamente nel frigo, usando il sottovuoto e il freezer per allungare la scadenza in sicurezza e per evitare di buttare via il cibo;
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Conservare gli avanzi per consumarli in un secondo momento (ad. esempio seguendo questa ricetta anti spreco per preparare una simil-ricotta vegana oppure questa ricetta anti spreco per preparare dei biscotti vegani);
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Controllare le date di scadenza degli alimenti. "Da consumare entro" e "Da consumarsi preferibilmente entro" hanno due significati diversi. Se il primo fa riferimento ad una data di scadenza entro la quale è sicuro mangiare un prodotto, la seconda vuole solamente dire che oltre la data il prodotto perderà caratteristiche organolettiche, ma non diventa pericoloso da mangiare;
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Preferire lo sfuso al confezionato:
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Riciclare in maniera corretta le confezioni, seguendo le indicazioni che sono stampate sul packaging e separando i materiali laddove necessario:
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Riusare il più possibile le confezioni che si possono lavare, che siano in vetro o in plastica.
Libri molto interessanti quando si parla di alimentazione vegana e vegetariana sono quelli di Silvia Goggi "È facile diventare un po' più vegano" e di Carlotta Perego, alias Cucina Botanica "Cucina Botanica. Vegetale, buona e consapevole.
In particolare il libro della dott.ssa Silvia Goggi spiega con rigore scientifico e grande semplicità di linguaggio perché quella green è la scelta che cambierà – in meglio – la nostra vita e quella del pianeta. Lo trovate disponibile qui:
"È facile diventare un po' più vegano"
Con Silvia Goggi ho anche avuto il piacere di fare una live, di parlare del documentario Seaspiracy (vedi anche la lista dei 25 documentari sulla sostenibilità da guardare assolutamente) e di cucinare assieme il tonno vegano:
Il libro invece che ha avuto (e continua ad avere) un successo clamoroso è quello di ricette di Cucina Botanica. Un libro da leggere come una mappa per orientarsi nel mondo della cucina vegetale, percorrendo nuove strade e sperimentando nuovi sapori.
«Ho creato Cucina Botanica per aiutare le persone a scoprire il mondo dei vegetali in cucina, e imparare a vivere in modo più sano e più rispettoso dell'ambiente che ci circonda» - Carlotta Perego
Lo trovate disponibile qui:
"Cucina Botanica. Vegetale, buona e consapevole.
Quando è il momento "giusto" per iniziare?
Se volete iniziare a mangiare vegano e aspettate il momento giusto, ci sono due periodi dell'anno in cui potrebbe diventare più semplice farlo.
Difatti a Maggio c'è la Settimana Veg, curata da Essere Animali, che è pensata proprio per chi non sa da dove cominciare e ha bisogno di avere qualche consiglio. Basta iscriversi (gratuitamente) per ricevere consigli pratici su come partire.
A Gennaio invece c'è il Veganuary (che è stato proprio ciò che mi ha aiutato ad eliminare anche il pesce dalla mia dieta lo scorso anno) dove tutto il mese di Gennaio è dedicato alla scelta vegana. È un movimento globale, ogni Paese aderente ha un suo sito di riferimento e per l'Italia è sempre Essere Animali a curare le tappe e i consigli che vi verranno inviati via email e che vi aiuteranno a mangiare vegano per tutto il mese e magari continuare anche dopo.
2 commenti
La mia dieta è prettamente vegetariana, ma non riesco ancora ad abbandonare i formaggi, anche se ne sto scoprendo alcuni a base di frutta secca veramente buoni. Posso dire che avendo amici carnivori che non si sentono da me giudicati ( e non lo faccio perchè non mangiare carne è una mia scelta) ho notato che ad ogni cena ci sono sempre più verdure o pasti senza carne…
giulia il
Le nostre scelte e abitudini alimentari hanno sicuramente un impatto sulla sostenibilità. A voltre purtroppo però non è sempre possibile avere verdura fresca e di stagione sulle nostre tavole e ci si trova obbligati a ricorrere al alcuni alimenti confezionati. Sebbene negli anni la scelta di prodotti con packaging alimentare sostenibile sia comunuqe aumentata, trovo veramente un utilizzo della plastica eccessivo nella maggior parte dei prodotti presenti al supermercato che spesso, per mancanza di alternative, si è obbligati a prendere. Il cambiamento deve partire sicuramente anche dalle aziende per permettere ai consumatori una scelta più consapevole.
Letizia il